A volte può capitare che l’alimentatore della nostra stampante ci abbandoni e se in giro per casa abbiamo un pc in disuso, o comunque un alimentatore ATX di uguale o superiore potenza (Watt) possiamo riadattarlo per poterlo poi sostituire al nostro, ormai rotto.
Nei prossimi passaggi vi spiegherò come fare.
Innanzitutto ci servono
• Alimentatore
• Forbici da elettricista (o che siano in grado di tagliare e spelare fili elettrici)
• Mammut elettrici e/o cappucci elettrici (6mm e 8mm)
• Nastro isolante e/o fascette
• Tester (se non lo avete, potete comunque proseguire, vi indicherò successivamente i voltaggi per colore, ma non potrete conoscere con precisione i voltaggi di tutti i cavi).
Iniziamo tagliando tutti i cavi il più vicino possibile ai connettori presenti cercando mantenendoli i più lunghi possibile e conserviamo i cavi tra i connettori sata e molex.Mettiamo subito da una parte l’unico cavo verde presente ed un cavo nero.
Per fare un lavoro più pulito e ordinato separiamo i cavi in base al colore, legandoli tra loro con delle fascette o avvolgendoli con un paio di giri di nastro isolante. poi passeremo ad Identificare i voltaggi con il tester che saranno uguali per ogni gruppo fatto.
Per chi non ha un tester, come dicevo in precedenza, ora vi indicherò i voltaggi per colore standard presenti in ogni alimentatore ATX comune.
Giallo +12V
Nero Massa
Verde Unito al cavo nero di massa fa accendere l’alimentatore (Ovviamente se si vuole, è possibile inserire fra questi 2 fili un comune interruttore)
—–
Rosso +5V
Arancione +3,3V
—–
Marrone +3,3V
Blu -12V
Bianco -5V
Viola +5V
Grigio +5V
—–
Ho separato l’elenco in 3 parti:
1. Sono i cavi fondamentali per accendere l’alimentatore, alimentare la scheda madre, il piatto e l’estrusore
2. Sono i cavi che potremmo usare nel caso decidessimo di montare successivamente dei componenti che richiedono un voltaggio di 5V o 3,3V.
3. Sono i cavi che dovranno essere chiusi all’estremità con dei cappucci elettrici o con del nastro isolante.
Ora proseguiamo con il lavoro, speliamo i cavi tagliando la guaina in plastica di almeno 3 cm (meglio rimanere su questa lunghezza per stare comodi nei passaggi successivi), se non siete esperti e non avete abbastanza manualità, fate delle prove utilizzando i cavi del terzo gruppo (detto precedentemente),poi com’è di consuetudine afferriamo l’estremità del filo in rame e avvolgiamolo su sé stesso per mantenere i fili interni uniti tra di loro, questo passaggio sarà il lavoro più lungo ed impegnativo.Una volta terminata l’operazione su tutti i cavi gialli e neri, recuperiamo da 1 a 4 cavi tra quelli tagliati in precedenza, sempre gialli e neri.
1. Se abbiamo solo la scheda madre
2. Nel caso avessimo 1 mosfet
3. Nel caso avessimo 2 mosfet
4. Nel caso volessimo avere una ulteriore alimentazione da 12V libera per collegare separatamente delle ventole aggiuntive (esempio raffreddamento di un box per la scheda madre e i mosfet).
Il mio consiglio è quello di metterne almeno 3.
A questo punto avvolgiamo le parti in rame di tutti i cavi gialli insieme e isoliamoli con del nastro isolante o ancora meglio con un cappuccio elettrico, ripetiamo l’operazione con i cavi neri, prendendone in quantità pari a quelli gialli (i restanti cavi neri isoliamoli invece senza cavetti aggiuntivi e torneranno utili se volessimo poi utilizzare i cavi del secondo gruppo)
Ora speliamo i cavetti gialli e neri anche nell’altra estremità e poi fissiamoli separatamente su dei mammut elettrici così da aver dei connettori dove andranno poi inseriti i cavi di alimentazione per la nostra stampante.
Come ultima cosa, uniamo il cavo verde con un cavo nero e isoliamoli con un altro cappuccio elettrico ed abbiamo finito.